
Metodologia di formazione degli insegnanti AI4T – Artificial Intelligence for and by Teachers
Descrizione del progetto
La metodologia di formazione degli insegnanti nasce nel contesto dell’omonimo progetto, AI4T – Artificial Intelligence for Teachers, finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ K3. Attraverso la partecipazione di 17 partner tra cui ministeri, università centri di ricerca ed enti di formazione, il progetto si prefissava di fornire ai docenti una solida base di conoscenza dell’AI in grado di farli diventare “cittadini di prima classe” rispetto alla conoscenza dei suoi meccanismi ed alle sfide e conseguenze legate al suo utilizzo, aiutandoli al contempo nella loro pratica professionale attraverso la promozione dell’utilizzo. Il progetto si prefissava altresì di aiutare i docenti nelle loro pratiche professionali, stimolandoli verso degli approcci riflessivi sull’etica e sulla cultura di questi nuovi strumenti e promuovendo l’utilizzo di risorse educative digitali e di attività all’interno delle loro realtà scolastiche. In seguito alla bolla sull’AI generativa del 2021/2022, il partenariato ha ritenuto fondamentale lavorare anche al fine di rendere i docenti consapevoli degli effetti, sia diretti che soprattutto indiretti, dell’AI nel contesto educativo e delle nuove sfide etiche da essi derivanti. Per rispondere a queste necessità e questi obiettivi, la metodologia di formazione degli insegnanti AI4T prevede un approccio partecipato in cui i docenti alternano attività di formazione a workshop in cui vengono sfidati a ragionare in maniera critica sull’uso dell’AI all’interno delle loro pratiche educative e nel contesto dei loro studenti.
La metodologia di formazione degli insegnanti AI4T – Artificial Intelligence for Teachers ha un impatto in termini di innovazione sociale in primis proprio perché ridefinisce il ruolo del docente come agente consapevole di trasformazione culturale. In un contesto, come quello educativo, che è stato travolto e stravolto dall’ondata dell’AI ed in particolare di quella generativa, la metodologia AI4T punta a nutrire negli insegnanti un approccio critico e collaborativo che li prepari a gestire le nuove sfide e soprattutto le nuove opportunità create dall’Intelligenza Artificiale. Frutto della collaborazione tra ministeri, università, centri di ricerca ed enti di formazione di cinque Paesi europei (Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo e Slovenia), la metodologia si articola attorno a diversi obiettivi: dotare i docenti di una solida cultura di base sull’IA per renderli “first-class citizens” capaci di comprenderne il funzionamento, le sfide etiche e gli impatti indiretti sull’apprendimento; in secondo luogo, supportare le pratiche professionali quotidiane attraverso attività blended che promuovano un approccio riflessivo e critico alla selezione e all’uso di risorse IA; sperimentare in contesti reali l’adozione di attività e risorse AI-based per analizzarle, discuterle e valutarle criticamente; comprendere l’impatto indiretto dei sistemi di IA sull’educazione, dall’uso di traduttori automatizzati all’influenza di modelli predittivi sui processi di valutazione, e la rilevanza delle sfide etiche e giuridiche – trasparenza, privacy, intelligibilità – secondo le linee guida UE e il GDPR.
La metodologia di formazione AI4T prevede un approccio partecipato in cui i docenti alternano attività di formazione a workshop in cui vengono sfidati a ragionare in maniera critica sull’uso dell’AI all’interno delle loro pratiche educative e nel contesto dei loro studenti. Per la sua implementazione sono state realizzate delle risorse ad-hoc, tra cui un MOOC e un Open Textbook.
La metodologia propone un modello replicabile per la formazione continua degli insegnanti, capace di contrastare il digital divide formativo e di favorire lo sviluppo di comunità di pratiche transnazionali pronte a evolvere le proprie competenze in un’ottica collaborativa e di costruzione dal basso. L’adozione di strumenti IA diviene così non un fine tecnologico, ma un’occasione di innovazione pedagogico e sociale, in cui la riflessione etica e la partecipazione attiva di tutti gli stakeholder guidano la costruzione di scuole più inclusive, critiche e innovative.
Attraverso la sua sperimentazione, che ha coinvolto a livello europeo oltre 1000 docenti afferenti ad oltre 300 scuole (di cui oltre 430 docenti e 90 scuole nel contesto italiano), la metodologia ha inoltre avuto un ulteriore impatto sul tessuto sociale in termini proprio di ricaduta sul territorio e di innovazione del contesto educativo dei paesi interessati. I docenti coinvolti sono stati supportati nell’affrontare queste nuove importanti sfide anche e soprattutto nel momento iniziale di transizione, in cui le risorse disponibili erano limitate ed i rischi e le paure maggiori.
Responsabili e Contatti
Categorizzazione e Classificazione
Stakeholder e Partnership
(Indiretto) Studenti della scuola secondaria di secondo grado
Istituto Nazionale di Documentazione, per l'Innovazione e la Ricerca educativa (Italia)
France Education international (Francia)
Ministère de l'Education nationale, de la Jeunesse et des Sports (Francia)
Conservatoire national des Arts et Métiers (Francia)
Université de Nantes (Francia)
Université de Lorraine (Francia)
Institut national de Recherche en informatique et en automatique (Francia)
Dublin West Education Centre (irlanda)
Educational Research Centre (Irlanda)
H2 Learning (irlanda)
Université de Luxembourg (Lussemburgo)
Service de coordination de la Recherche et de l'Innovation pédagogiques et technologiques (Lussemburgo)
Ministrstvo za izobrazevanje, znanost in sport (Slovenia)
Pedagoski Institut (Slovenia)
Univerza v Mariboru (Slovenia)