Working Paper 3-24
Spazi liminali e globalizzazione culturale: il caso del Roskilde festival in Danimarca
Maria Scalisi
DOI: 10.36134/CNRDSUWP-2024-3 Download in formato .PDF
Il Roskilde Festival, tra i più grandi e antichi eventi musicali in Europa, gioca un ruolo significativo nella trasformazione del territorio danese e nella sua integrazione globale. Questo studio, realizzato durante un visiting presso l’Università di Copenaghen, esplora come il festival abbia contribuito alla mondializzazione e alla riorganizzazione del paesaggio urbano, creando nuove dinamiche sociali e culturali. Il focus è sull’urbanistica temporanea e sulla produzione culturale come motori di sviluppo locale, in particolare attraverso il paesaggio esperienziale della città temporanea di Roskilde e lo spazio liminale del festival. Il concetto di spazio liminale, ispirato dalle teorie di Victor Turner, rappresenta un’area di transizione dove le regole sociali e spaziali sono sospese, consentendo innovazione e cambiamento. Il festival, infatti, genera comunità temporanee e favorisce nuove forme di espressione socio-spaziale, incidendo sull’identità collettiva e individuale. A partire da tali premesse, lo scopo del lavoro è comprendere i processi di globalizzazione e territorializzazione innescate dai Festival, per favorire politiche urbane e culturali sostenibili, capaci di valorizzare l’impatto dei grandi eventi.
Come citare
Scalisi M. (2024). Spazi liminali e globalizzazione culturale: il caso del Roskilde festival in Danimarca (CNR-DSU Working Paper 3). CNR-Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Patrimonio culturale. https://doi.org/10.36134/CNRDSUWP-2024-3.
Ultimo aggiornamento: 8 Novembre 2024