
La festa del carro di Fontanarosa per CTE “Infiniti Mondi” di Napoli
Descrizione del progetto
Il progetto, in corso, rappresenta un esempio significativo di valorizzazione del patrimonio culturale immateriale attraverso l’uso delle tecnologie digitali emergenti. Il caso studio riguarda la Festa del Carro di Fontanarosa, rito tradizionale profondamente radicato nella comunità locale e parte di un più ampio sistema di celebrazioni legate al grano diffuse lungo l’Appennino meridionale, per le quali è in atto un percorso di riconoscimento nella rete del patrimonio UNESCO. Il progetto si sviluppa su due direttrici principali: innovazione tecnologica e ricerca antropologica. Da un lato, si sperimentano strumenti digitali integrati — una cinematic immersiva con 3 schermi panoramici a 270° integrato da interfacce tangibili e sensoristica ad infrarossi avanzata, presso il Lab Metaverso della Casa delle Tecnologie Emergenti “Infiniti Mondi” di Napoli, Real Albergo dei Poveri — per creare una narrazione immersiva della festa. Dall’altro, si conduce un’indagine etnografica partecipata, documentando pratiche artigianali e stimolando momenti di riflessione collettiva sul significato del rito. Un esempio è l’evento comunitario del luglio 2024, che ha visto la rievocazione della mietitura tradizionale coinvolgendo diverse generazioni. Il progetto prevede inoltre una giornata di restituzione alla comunità, la pubblicazione di un libro divulgativo e la creazione di un sito web con le video-interviste raccolte. L’obiettivo è duplice: valorizzare e salvaguardare una tradizione viva, promuovendo allo stesso tempo un modello replicabile di interazione tra cultura, comunità e tecnologie emergenti.
Il caso studio in oggetto, ancora in corso di realizzazione, è un esempio di valorizzazione con il digitale di una manifestazione che, nel campo del patrimonio culturale, ricade all’interno del “patrimonio culturale immateriale”. Si tratta di una categoria che comprende tradizioni, saperi, pratiche ed espressioni che non sono fisicamente tangibili, ma che sono parte integrante del patrimonio culturale di una comunità. Proprio in questo senso il progetto ha valore dal punto di vista sociale: vuole infatti valorizzare una festa tradizionale che ancora oggi è profondamente sentita e radicata nella comunità del paese di Fontanarosa e non solo, dal momento che si inserisce all’interno di una serie di riti simili diffusi in Italia, lungo l’Appennino meridionale, legati al grano e alle economie di tipo tradizionale e per le quali è in corso in questi anni un tentativo di inserimento in una rete del patrimonio Unesco. Per quanto riguarda l’aspetto di innovazione, il progetto si muove su due binari: da un lato, affronta la sfida di valorizzare questo rito sociale con tecnologie all’avanguardia, che saranno destinate in prima battuta all’upskill per le imprese presso la Casa per le Tecnologie Emergenti di Napoli “Infiniti Mondi”, ma che in un prossimo futuro potranno sperabilmente essere esportate e diffuse ad un più ampio pubblico; dall’altro, si propone come un progetto di ricerca antropologica nella comunità di Fontanarosa: i ricercatori di CNR ISPC si sono infatti immersi nella vita e nel tessuto della comunità per produrre i contenuti del progetto di valorizzazione, e così facendo hanno promosso o rivitalizzato all’interno della comunità stessa momenti di riflessione sul significato del rito e dei valori ad esso sottesi per la popolazione stessa. Ne è un esempio l’evento organizzato dal Comune di Fontanarosa nel luglio 2024, quando allo scopo di documentare l’attività agricola condotta con metodi tradizionali, è stato promosso un evento sociale di replica delle antiche modalità di mietitura e raccolta del grano, con coinvolgimento di tutte le fasce d’età della comunità fontanarosana.
Dal punto di vista delle nuove tecnologie, il progetto prevede la realizzazione di una inedita narrazione della Festa del Carro e delle pratiche dell’intreccio della paglia nel laboratorio Metaverso della CTE, ospitato presso il Real albergo dei Poveri di Napoli, tramite una cinematic immersiva con 3 schermi panoramici a 270° integrato da interfacce tangibili e sensoristica ad infrarossi avanzata che favoriscono l’interazione degli spettatori. Dal punto di vista della ricerca antropologica, il progetto ha visto un approfondimento etnografico sulla pratica artigianale di intreccio della paglia che ogni anno gli abitanti di Fontanarosa portano avanti per decorare il carro; uno studio su questa pratica tradizionale è stato presentato al convegno “Aree fragili” che si è tenuto a Rovigo nel marzo 2025. Dal punto di vista del coinvolgimento della comunità di Fontanarosa, è in previsione una giornata di studi nei prossimi mesi in cui la squadra di CNR ISPC, assieme agli altri enti e alle aziende coinvolte nel progetto CTE “Infiniti mondi”, restituirà alla comunità stessa i contenuti e le elaborazioni del progetto. Un libro a taglio divulgativo (Edited book) sarà realizzato per il grande pubblico, e un sito web dedicato all’iniziativa specifica, con le video interviste agli abitanti di Fontanarosa raccolte durante le attività del progetto e non solo.
Responsabili e Contatti
Categorizzazione e Classificazione
Stakeholder e Partnership
Enti locali
Comunità patrimoniale delle Feste del grano
Imprese
Turisti
Ricercatori
Associazione La Fonte
Comune di Fontanarosa
Comune di Napoli
Aspetti Tecnici e Legali
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