Schede di Innovazione Sociale

FormaIl progetto Stringhe – Piccoli numeri in movimento

Istituto per le tecnologie didattiche (ITD)

Descrizione del progetto

Abstract

Stringhe – Piccoli numeri in movimento è un progetto educativo nazionale che propone la prima metodologia integrata in Italia per bambini dai 5 ai 10 anni, unendo attività motorie e psicomotorie con coding e robotica educativa. L’obiettivo è sviluppare in modo armonico competenze cognitive, corporee, digitali e socio-emotive, valorizzando ogni bambino e contrastando le disuguaglianze educative nei contesti più fragili.

La metodologia si fonda su sette dimensioni del pensiero computazionale – problem solving, pensiero algoritmico, metacognizione, corporeità, autonomia, comunicazione e competenze emotive – ed è progettata per adattarsi ai diversi cicli scolastici: nel primo ciclo si costruiscono le basi del pensiero logico integrando corpo ed emozioni; nel secondo si introducono strumenti più complessi come la pianificazione; nel terzo, i bambini rielaborano in autonomia e sviluppano flessibilità e collaborazione.

Nato dalla collaborazione tra scuole, enti del terzo settore e istituti di ricerca, Stringhe ha coinvolto realtà educative a Milano, Napoli e Catania, attive in quartieri ad alto rischio di povertà educativa. La sperimentazione si è svolta sia in contesti extra-scolastici che nelle classi, con il supporto di un’équipe multidisciplinare che ha affiancato i docenti nella creazione delle Unità Stringhe.

Il progetto è promosso da un partenariato ampio: Mission Bambini (ente capofila), Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR, Fondazione Laureus, Cooperativa Stripes, Palestra per la Mente, Avanzi, insieme a scuole, enti locali e SmartGym nei territori. A supporto della sostenibilità, è in fase di lancio una piattaforma digitale dedicata a insegnanti e operatori.

Stringhe rappresenta un esempio concreto di innovazione sociale, capace di rafforzare le reti educative territoriali e costruire una scuola inclusiva, dinamica e aperta al futuro.

Descrizione dettagliata

l progetto Stringhe – Piccoli numeri in movimento rappresenta un’innovazione educativa unica nel panorama italiano: offre, infatti, la prima metodologia integrata rivolta a bambini dai 5 ai 10 anni che fonde in modo strutturato attività motorie e psicomotorie con il coding e la robotica educativa. In questo senso, l’approccio rompe con la tradizionale didattica frontale, proponendo un modello dinamico e inclusivo in grado di rispondere in primo luogo alle sfide poste dalla povertà educativa. In altri termini, Stringhe è un progetto corale nazionale, nato dalla volontà di associazioni ed enti di trovare un nuovo modo di fare didattica e contrastare la povertà educativa, e dalla visione di scuole e realtà territoriali che si sono messe in gioco per adottare la metodologia al loro interno.

L’obiettivo principale è promuovere negli studenti lo sviluppo di competenze cognitive, corporee, digitali e socio-emotive e migliorare l’autostima, la consapevolezza e la capacità di pensiero critico. L’approccio metodologico propone linee guida per la realizzazione di attività in cui il corpo e la tecnologia diventano strumenti complementari per sviluppare il pensiero computazionale attraverso sette dimensioni fondamentali: problem solving, pensiero algoritmico, metacognizione, dimensione corporea, autonomia e responsabilità, comunicazione e cooperazione, competenze socio-emotive. La metodologia tiene inoltre in considerazione lo sviluppo del bambino e guida l’insegnante alla progettazione di attività pensate per adattarsi in modo progressivo ai diversi cicli scolastici, dalla scuola dell’infanzia alla primaria.

Il progetto ha coinvolto scuole e realtà educative in quartieri periferici e a rischio maggiore di dispersione scolastica e marginalità educativa di tre città italiane (Milano, Napoli, Catania).

I primi anni del progetto sono stati dedicati, da una parte, all’elaborazione e alla sistematizzazione teorica della metodologia e, dall’altra, alla progettazione di un primo insieme di laboratori integrati e percorsi per piccoli gruppi, con formazione dedicata a educatori e insegnanti finalizzata all’apprendimento e alla sperimentazione pratica della metodologia stessa.

Nei due anni successivi, con il supporto del CNR, è iniziata la sperimentazione in classe della metodologia integrata, con un’équipe composta da educatori del digitale, della motricità e da un consulente pedagogico che ha accompagnato i docenti nella creazione autonoma delle unità didattiche Stringhe. Nel corso del primo anno scolastico, il progetto ha coinvolto circa 1500 bambini e lo stesso numero è stato mantenuto anche nell’anno successivo, includendo i nuovi ingressi. Alle attività in classe, si sono aggiunte anche quelle pomeridiane svolte nelle SmartGym delle tre città coinvolte.

I primi risultati relativi alla valutazione di impatto della metodologia integrata sono incoraggianti dal punto di vista dell’efficacia della metodologia sullo sviluppo del pensiero computazionale dei bambini partecipanti e confermano l’ipotesi della promozione delle differenti abilità corporee, cognitive e relazionali del pensiero computazionale negli studenti partecipanti alle attività in classe.

Il progetto si configura così come un esempio virtuoso di innovazione sociale, capace di mettere in rete attori diversi – scuole, enti del terzo settore, enti di ricerca e pubbliche amministrazioni – per realizzare un cambiamento educativo profondo, inclusivo e replicabile. Non solo promuove l’integrazione tra educazione motoria e tecnologie, ma costruisce una comunità educativa diffusa che valorizza ogni bambino nella sua unicità e nei suoi talenti, riducendo le disuguaglianze di partenza.

Anche alla luce dei risultati sull’efficacia della metodologia, Stringhe si presenta quindi come una buona pratica replicabile, in grado di contribuire alla trasformazione del sistema educativo e al rafforzamento delle reti teerritoriali contro la povertà educativa.

Parole chiave
povertà educativa Psicomotricità educazione digitale

Responsabili e Contatti

Referente principale
VALENTINA DAL GRANDE
Gruppo di ricerca
Ricercatori e Tecnologi dell'Istituto per le Tecnologie Didattiche, tra cui Mario Allegra, Valentina Dal Grande, Giuseppe Città, Salvatore Perna, Simona Ottaviano, Crispino Tosto, Antonella Chifari.
Referente del gruppo
Manuel Gentile, manuel.gentile@cnr.it, 0916809214

Categorizzazione e Classificazione

Tipologia del risultato
Innovazione di processo Metodologia
Finalità principali
Inclusione sociale Innovazione educativa
Attività economica ATECO
85.2 Istruzione primaria
Stadio di sviluppo
Pronta per l'applicazione
Contesto geografico
Nazionale
Attività per il trasferimento
Ulteriore attività di ricerca e/o di sviluppo sperimentale

Stakeholder e Partnership

Beneficiari
Bambini dai 5 ai 10 anni
I beneficiari principali del progetto sono i bambini dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia e della scuola primaria, che partecipano a attività integrate che combinano corpo, emozioni e tecnologie digitali per sviluppare competenze cognitive, motorie e socio-relazionali.

Scuole in contesti vulnerabili
Scuole situate in quartieri periferici o ad alto rischio di dispersione scolastica, puntando a contrastare la povertà educativa e la marginalizzazione.

Insegnanti ed educatori
Gli insegnanti e gli educatori riceveranno una formazione specifica per creare autonomamente le unità didattiche. Per supportare i docenti in quest’attività i docenti, gli verrà fornita una guida utile alla realizzazione autonoma di attività integrate.

Comunità e centri educativi territoriali
Enti del terzo settore, centri di ricerca e fondazioni.
Partner esterni
Mission Bambini: ente capofila

Fondazione Laureus: esperto educativa psicomotoria

Cooperativa Stripes: esperto educativa digitale

Palestra per la Mente: esperto educativa digitale

Avanzi: responsabile valutazione d’impatto

Aspetti Tecnici e Legali

Proprietà intellettuale
La piattaforma del progetto renderà fruibili contenuti didattici e metodologici o direttamente o tramite preventiva registrazione del richiedente.