Capitolo 10

L’internazionalizzazione della Ricerca e Sviluppo delle imprese: una prospettiva italiana

Giovanni Cerulli, Bianca Potì e Raffaele Spallone

Sommario

L’Italia si inserisce nel fenomeno generalizzato dell’internazionalizzazione della Ricerca e Sviluppo (R&S) con alcune caratteristiche peculiari. Il contributo delle multinazionali all’attività di R&S del paese risulta alquanto modesto. Negli ultimi anni, infatti, gli investimenti in R&S delle filiali di multinazionali nel nostro paese sono aumentati di poco in termini assoluti, restando stabilmente su un livello medio, misurato dalla quota di investimenti esteri rispetto al totale degli investimenti in R&S effettuati in Italia. A livello settoriale, vi è un minore contributo del manifatturiero, mentre cresce quello dei servizi. Inoltre, il saldo tra investimenti esteri in Italia e investimenti delle imprese italiane all’estero in R&S è negativo, per cui il nostro paese risulta un esportatore netto di capitali destinati alla produzione di conoscenza. I fattori di attrazione degli investimenti esteri in Italia sono simili a quelli delle maggiori economie europee, ma con una minore capacità di richiamo. C’è, dunque, un problema che le politiche pubbliche devono affrontare nel nostro paese per ricevere maggiori flussi di investimento internazionale destinati alla R&S e all’innovazione. Lo strumento politico più diretto, quello degli incentivi o esenzioni fiscali alla R&S, è stato recentemente migliorato tramite gli interventi di Industria 4.0 (in particolare, credito d’imposta, Patent Box). Recenti analisi hanno, tuttavia, mostrato che sono necessarie ben più ampie riforme istituzionali e un progressivo miglioramento affinché il nostro paese sia capace di attirare gli investimenti per l’innovazione delle imprese multinazionali.